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Perché a Capodanno mangiamo cotechino e lenticchie

cotechino e lenticchie tradizione

Che Capodanno sarebbe, senza lenticchie e cotechino? Questa tradizione è legata a un passato molto antico e, da sempre, sinonimo di buon auspicio

Facciamo, dunque, un salto indietro nel tempo, per scoprire nel profondo il significato che si cela dietro le lenticchie e il cotechino a Capodanno.

Perché le lenticchie portano soldi

Guai a non mangiarle, subito dopo la mezzanotte: a Capodanno le lenticchie (associate al cotechino) sono un vero e proprio piatto iconico che tutti – da Nord a Sud Italia – hanno portato a tavola durante le celebrazioni del nuovo anno almeno una volta nella vita. 

E non c’è ristorante gourmet che le escluda: le lenticchie sono un must e, come tale, fanno da padrone. Ma come hanno fatto questi semplici legumi a diventare tradizione? 

A introdurre per primi questa usanza sono stati gli Antichi Romani, considerando le lenticchie un simbolo di buona fortuna per gli investimenti. Da qui, anche l’abitudine di regalare dei sacchetti a parenti e amici, augurando loro di vedere trasformati i legumi in denaro. 

E il cotechino? Decisamente più tarda è stata l’associazione del cotechino alle lenticchie. La si fa risalire, infatti, al Medioevo e, con più precisione, al 1511, anno in cui il filosofo Pico della Mirandola consigliò ai suoi concittadini, in vista dell’assedio dell’esercito pontificio di Giulio II, di macellare e inserire le carni dei maiali nella cotenna stessa, aggiungendovi spezie. 

La ragione? Per conservare per più tempo e meglio la carne, in modo semplice e saporito. Bastano soli 15 giorni dopo il macellamento per portare a tavola il cotechino e, da qui, la tradizione di prepararlo a Santa Lucia (13 dicembre), per mangiarlo poi a Capodanno. 

Certo, non c’è certezza di questa storia, ma ciò che è indubbio è la forza della tradizione, che resta immutata anno dopo anno. 

Guardiamo ora all’usanza da un altro punto di vista. 

Cotechino e zampone: il significato simbolico del maiale che allude alla fertilità

Non solo soldi e fortuna. Il cotechino (associato alle lenticchie) era in passato anche simbolo di fertilità. Ciò a causa della considerazione che gli Antichi avevano del maiale. Facciamo qualche esempio: 

- in Egitto il suino era considerato un animale sacro a Iside; 

- nella Grecia antica e a Roma, era sacro a Demetra;

- per gli indiani d'America, il maiale è ancora oggi percepito come il portatore di pioggia, dunque come colui che feconda la terra;

- per i Celti, era simbolo di forza e amore, di fertilità, buona fortuna e prosperità. 

Cotechino e lenticchie: una ricetta di gusto 

Salvate la ricetta per le lenticchie con il cotechino e via con la preparazione: 

- mezza cipolla; 

- una carota; 

- una costa di sedano; 

- un po’ di aglio (a seconda dei gusti); 

- olio d’oliva; 

- 500 ml di passata di pomodoro; 

- un bicchiere di vino; 

- sale e pepe; 

- lenticchie già ammollate. 

Come preparare il tutto?

Tritando le verdure, da far soffriggere poi nell'olio di oliva. Una volta appassite, aggiungere le lenticchie bollite e salate. 

Cuocere, mescolando e bagnando con il vino, per poi aggiungere la salsa di pomodoro e l’acqua fino a coprire, continuando per un'ora a tegame coperto. Pepe e sale, infine, prima di servire il cotechino. 

Non resta che acquistare tutti gli ingredienti e iniziare il conto alla rovescia per salutare questi 365 giorni e sperare in tanta fortuna, soldi e fertilità, per il nuovo anno.  

Nei cesti natalizi Bennati trovi anche cotechino e lenticchie: un’idea regalo sempre apprezzata!