Ordina per data

Categorie

Categorie

Ultimi post

Ultimi post

Tutti i post
Cerca

Cerca

Chi ha inventato Babbo Natale e altre curiosità su una delle figure più famose al mondo

Chi ha inventato Babbo Natale

Babbo Natale è uno dei personaggi più famosi al mondo, che ogni anno torna nelle nostre case per portare doni e felicità ai bambini. Tante sono le curiosità, le leggende e i dettagli legati a questa figura: chi ha inventato Babbo Natale? Come si chiamano le sue renne? Dove abita? 

Oggi scopriremo la risposta a molti di questi interrogativi, per conoscere un po’ di più questo personaggio che ci accompagna fin dall’infanzia. 

Chi è Babbo Natale?

Non tutti sanno che dietro la figura più emblematica del Natale si nasconde quella di un uomo realmente vissuto, San Nicola. Fu un vescovo vissuto a Myra (in quella che oggi è la Turchia) nel IV secolo, un uomo molto ricco e benvoluto dai suoi concittadini. 

San Nicola era noto per la sua generosità e una leggenda narra che aiutò un povero padre che non aveva abbastanza soldi a far sposare le sue tre figlie, fornendo loro una dote. Infatti, una notte, San Nicola fece cadere una borsa piena d’oro dal caminetto della casa dell’uomo. Le monete caddero proprio nelle calze che la famiglia aveva appeso al caminetto ad asciugare (vi ricorda qualcosa?) e fu proprio per la sua bontà che Nicola - alla sua morte - divenne santo. 

Chi ha inventato Babbo Natale?

La leggenda di San Nicola ci fa capire che la tradizione a lui legata è millenaria, ma chi ha inventato Babbo Natale come lo conosciamo oggi? 

Ebbene, la verità è che il Babbo Natale “moderno” è nato da poco più di 200 anni. Il suo nome  in inglese, Santa Claus, è comparso per la prima volta solo nel 1773, quando è stato utilizzato pubblicamente sulle pagine di un giornale newyorkese. In seguito, nel 1809, lo scrittore Washington Irving dedicò alcune pagine del suo libro History of New York alla descrizione delle caratteristiche di Santa Claus.

Il nome e i dettagli allora conosciuti della figura derivavano tutti dalla tradizione olandese legata a Sinterklaas, che i coloni portarono in America nel diciassettesimo secolo. Sinterklaas è un santo, protettore dei più piccoli e rappresentato con la barba bianca e un cappello rosso. In Olanda, viene festeggiato il 5 dicembre, quando porta i regali ai bambini buoni lasciandoli dentro una scarpa. Infatti, lui sa bene chi si è comportato bene e chi no, grazie a un libro che contiene la storia e le azioni di tutti i bambini. Sinterklaas si muove in groppa ad Amerigo, il suo cavallo, e si fa aiutare a distribuire i regali dagli Zwarte Piet, i suoi assistenti dalle vesti colorate.

Nel 1823, poi, Clement Clarke Moore compose una poesia, A Visit From Saint Nicholas, dove vengono esposti alcuni dei dettagli che ormai fanno parte del folklore legato a Babbo Natale, come le sue renne, la sua risata e la sua tecnica per risalire su per i camini delle case. Se ci si chiede chi ha inventato Babbo Natale, quindi, la risposta potrebbe essere tantissime culture in epoche diverse, che hanno fornito tanti particolari che si sono uniti per dare vita a ciò che conosciamo oggi.

Come si chiamano le renne di Babbo Natale?

Anche se nella tradizione originaria San Nicola va a cavallo, ormai siamo tutti concordi nell’affermare che Babbo Natale si muove su una slitta trainata da nove renne. Ma come si chiamano le renne di Babbo Natale?

Fu proprio il già citato Clement Clarke Moore a dare un nome alle prime otto, nella sua poesia A Visit From Saint Nicholas, probabilmente ispirandosi alla mitologia e al folklore europei. I nomi delle prime otto renne sono Dasher (Fulmine), Dancer (Ballerina), Prancer (Donnola), Vixen (Freccia), Comet (Cometa), Cupid (Cupido), Dunder (Saltarello) e Blixem (Lampo). 

Tutti noi, però, probabilmente conosciamo e ci ricordiamo soprattutto il nome di Rudolph, la renna dal naso rosso. Questo simpatico personaggio venne inventato nel 1939 da Robert L. May, che raccontò in uno dei suoi libri che Rudolph ha il naso rosso e luminoso perché così può illuminare la strada alla slitta di Babbo Natale e permettergli di muoversi anche durante le tempeste di neve. Alla fine degli anni Quaranta, la figura di Rudolph diventò iconica grazie a un cortometraggio molto popolare negli Stati Uniti e alla canzone Rudolph the Red-Nosed Reindeer, una delle più famose canzoni natalizie

I colori del vestito: rosso o verde? 

Un’altra storia molto interessante è quella dei colori del vestito di Babbo Natale. Sono in tanti a pensare che sia vestito di rosso per colpa - o merito - della Coca Cola. In effetti, i disegni dell’artista Haddon Sundblom vedono il re del Natale vestito di rosso e bianco in una pubblicità del 1930. Eppure, se andiamo un po’ indietro nel tempo, fino al 1843, nell’opera di Charles Dickens Canto di Natale lo spirito del Natale indossa un mantello verde orlato di pelliccia bianca. Il motivo? Il verde è sinonimo di speranza e di conseguenza di salvezza. 

Allora chi ha inventato Babbo Natale in rosso? Ebbene, è stato Thomas Nast, il vignettista che ha disegnato per la prima volta l’abito cremisi nel 1862. L’artista si occupò dell’edizione natalizia della rivista “Harper’s magazine” dagli anni Sessanta agli Ottanta ed ebbe così occasione di inserire molti dei dettagli che ormai tutti associamo alla figura di Babbo Natale: il suo laboratorio al Polo Nord, la sua lista dei bambini buoni e dei bambini cattivi e, soprattutto, i suoi vestiti rossi

Certamente, però, fu poi la pubblicità degli anni Trenta della Coca Cola a far diventare classica la rappresentazione in rosso di Babbo Natale. Il nostro Babbo Ben, la mascotte di Bennati, però, continua a vestirsi di verde. Perché? Semplice: la nostra azienda guarda sempre al futuro senza però dimenticare l'importanza della tradizione. Il nostro Babbo Ben è moderno e fuori dagli schemi, ma con un cuore d'oro.

E se non ci pensa Babbo Natale... regala uno dei nostri cesti natalizi! 

Fonti

1. Sinterklaas: il Babbo Natale olandese che ha ispirato Santa Claus

2. History of Santa Claus

3. Reindeer names: The story behind all of Santa's reindeer (even the weird ones)